Drum Machine: Classifica delle migliori del 2022 con prezzi e caratteristiche

drum machine

La drum machine professionale o modulo ritmico è un accessorio che è sempre più importante per i musicisti che vogliono prodursi da soli e che desiderano anche portare dal vivo i loro brani.

Di base, svolge le funzioni di una normale batteria elettronica, ma a differenza di quelle più antiche le versioni attuali permettono di gestire un’enorme quantità di banchi e campioni sonori, che comprendono sia quelli realistici che le versioni digitali, in particolare quelle dei modelli storici, che hanno caratterizzato il sound della musica elettronica, acustica e dancefloor.

Interfaccia, facilità di connessione e versatilità della programmazione sono solo alcuni degli elementi che devono essere presi in considerazione quando si sceglie una drum machine professionale, ma anche la possibilità di espanderla con diversi accessori e launchpad possono essere ottimi spunti per un investimento che in molti casi definisce il suono di un artista.

Drum machine analogico vs digitale:

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Per molto tempo quasi nessuna delle drum machine professionali in commercio ha supportato i vecchi protocolli completamente analogici e la generazione dei suoni avveniva tramite campionatori e banchi di memoria, anche se attualmente le repliche classiche stanno rivoluzionando il mercato.

Quello che resta più analogico è il modo di programmazione o meglio la tipologia di interfaccia. Le drum machine con un’interfaccia più analogica consentono di modificare tramite manopole le caratteristiche del suono, gestendo filtri di risonanza, inviluppo. saturazione ed equalizzazioni mentre quelle che puntano tutto su un sistema più digitale prevedono principalmente l’impiego di menù con parametri che vengono gestiti con pulsanti.

Nelle drum machine con moduli di sintesi analogici i suoni sono non editabili alla sorgente, ma con gli effetti si possono fare grandi modifiche al risultato finale. In quelle digitali, invece, ogni parametro è libero, o comunque modificabile, anche in fase di generazione.

Sequencer o modulo sonoro?

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Il sequencer è una funzione che in molti modelli di drum machine legge una partitura che viene programmata manualmente dal musicista. In sostanza una volta definito il tempo in BPM, in corrispondenza di ogni clic la drum machine andrà a leggere la presenza di una nota che corrisponde a un suono programmato nei banchi.

Questo tipo di drum machine professionali sono molto comode perché permettono di definire i beat e associarli ai banchi richiamandoli molto velocemente, inserendo quindi le varie parti dei brani e i fill semplicemente premendo un pulsante.

Alcune drum machine invece non prevedono la presenza di sequencer interni ma sono soltanto grossi banchi e di campioni e suoni che vengono attivati con una sequenza Midi proveniente dall’esterno.

Di solito queste batterie elettroniche offrono come vantaggio quello di avere suoni di qualità elevatissima, ma purtroppo richiedono sempre l’utilizzo come dispositivo slave e sono poco diffuse, perché attualmente i costi del sequencer integrato sono trascurabili.

Come scegliere una Drum Machine professionale?

drum machine professionale

  • Interfaccia

Quando si sceglie una drum machine professionale bisogna sempre dare un’occhiata accurata al tipo di interfaccia disponibile, perché è il sistema con il quale il modulo comunica con il resto degli strumenti e sostanzialmente garantisce la sincronizzazione. Basti considerare il fatto che una sorgente interna potrebbe essere leggermente più lenta o veloce rispetto a quanto dichiarato e nel giro di poche battute ci si accorgerebbe subito del problema.

La sincronia avviene tramite Midi e USB nelle versioni economiche. Ci sono modelli retrocompatibili che montano anche il control voltage e volendo si possono trovare in commercio anche modo di conversione tra CV e Midi per connetterli a modulari.

  • Suoni

Chi compra una drum machine lo fa principalmente perché gli garantisce una certa quantità di suoni di fabbrica già pronti per essere utilizzati e da cui partire per creare i propri. Alcuni modelli puntano tutto sul realismo del suono analogico e quindi effettivamente replicano le batterie fisiche, con la possibilità di fare in alcuni casi anche upgrade dei drum kit presenti, per adattarli al tipo di suono che si desidera.

Si tratta di grossi banchi di file in vario formato, non sempre wav, che si caricano con una microSD o tramite il connettore USB nella memoria e richiamare liberamente, anche se in alcuni casi la latenza può dare fastidio.

La maggior parte della machine, invece, produce suoni elettronici a partire da diversi tipi di generatori analogici o digitali che emulano solitamente il sound di vecchie modelli, come la Roland tr-808 oppure le Electro Harmonix o le Linn e altri moduli storici.

Ci sono anche drum machine con banchi vintage low-fi, molto amati soprattutto nel settore dell’elettronica indie. I suoni possono essere in generale editati sia nel caso di quelli naturali che di quelli elettronici.

I parametri possono essere adsr, cioè sostanzialmente l’inviluppo, per ottenere diversi tipi di effetti, risonanza, saturazione e filtri equalizzatori, oppure anche altri effetti ad esempio il delay, riverbero, phaser, flanger, chorus e tanti altri, anche se di solito si preferisce concentrarsi sul sound piuttosto che su funzioni che possono essere demandate ad outboard.

Molto amati sono anche i filtri di decimazione, cioè quelli che abbassano la qualità del suono portandola verso gli 8 bit o anche più in basso.

  • Poliritmia

Molti producer non usano questa funzione, ma nelle drum machine professionali si trovano anche i controlli per la gestione poliritmica del beat. Questo significa che, ad esempio, il rullante si troverà in quattro quarti mentre la cassa seguirà un 5 quarti in terzine, giusto per fare un esempio.

Molti produttori di rap e hip-hop ricercano questo tipo di ritmi irregolari, perché rendono più interessante il sound, mentre per quanto riguarda techno e dance, di solito si punta a tempi molto più dritti.

  • Banchi ritmici

Ci compra un drum machine professionale solito fa per poter avere a disposizione lo strumento che gli consenta più libertà di movimento. Nella maggior parte dei casi le macchine sono già dotate di song più o meno editabili, nei banchi ritmici.

Qui si trovano i ritmi base che possono essere quelli classici dal big beat, i tempi funky e hip hop, fino ai ritmi più complessi, facili da richiamare ed adattare direttamente alla sincronia del brano.

Migliori Drum Machine – Classifica con prezzi:

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Uno strumento professionale di altissimo livello e con un costo in linea con la sua flessiblità, che integra le funzioni di campionatore MPC e batteria elettronica, con tutte le connessioni Midi di cui si può aver bisogno in live e in studio e si interfaccia immediatamente con il software MPC in dotazione grazie al MultiCore System per MPC One e MPC X.

È dotata di altoparlanti per produrre direttamente in studio senza dover attaccare l’impianto quando arriva l’ispirazione, grazie a monitor di altissimo livello integrati, per poter eseguire direttamente i ritmi. Inoltre sono a disposizione 16 Pad RGB ad alta sensibilità con dettaglio per velocity e intensity.

Il suo display da 7 pollici multi touch da accesso a tutti i menù per editare immediatamente i suoni live con un’interfaccia pensata per poter accedere a tutte le funzioni con poche manovre intuitive.

La connessione esterna avviene tramite tre uscite stereo splittabili in 6 mono da 6.35 mm con la possibilità di attaccare direttamente tramite i connettori RCA e linea sorgenti esterne, compresi i giradischi, senza problemi di massa e di gestire tramite USB e Midi tutta la connettività, anche la possibilità di utilizzare il Bluetooth per interfacciarsi con altri dispositivi.

Inoltre, per poter gestire i synth retrosound sono disponibili quattro uscite TRS CV/Gate completamente controllabili da interfaccia. È un oggetto pensato per jammare e per spostarsi dal desktop in studio aa una panchina nel parco senza perdere di affidabilità, grazie alla batteria ricaricabile.

Le sue porte SD/USB permettono di espanderlo con memorie di massa esterne con accesso a bassissima latenza per gestire i campioni e le song come si preferisce durante un live stream.

La sua interfaccia è resa ancora più versatile, grazie a funzioni intuitive come repeat e full level oltre che la transport bar e 16 fader virtuali e richiamabili per gestire i livelli come su un mixer fisico.

  • Roland TR-8S

Il suono Roland ha definito un’era e questa drum machine professionale permette di rivivere, con un’interfaccia più comoda e decisamente meno peso, tutte le caratteristiche dei kit TR e dei suoni FM.

Ii processore gestisce la più grossa libreria in alta definizione dei suoni drum machine TR campionati direttamente a partire dai prototipi originali e in tutte le loro varianti, ma con la possibilità di gestire attivamente sfumature di suono, dinamica e equalizzazione in maniera finissima, richiamando direttamente le funzioni sul pad analogico e ricercare così esattamente la timbrica unica e caratteristica che fa gioire gli orecchi degli appassionati di questi modelli.

Si va dai grandi classici anni ‘70 fino ai suoni FM futuristici destinati a creare un beat innovativo, anche grazie alla possibilità di gestire il sound design a livello professionale e non semplicemente cercando a orecchio il timbro che si desidera a partire dai campioni.

Il sequencer è quello classico a tasti che ha reso inconfondibile il marchio Roland con fader analogici e comandi di espressione e accento sempre sottomano per i singoli strumenti e tante piccole funzioni per vivacizzare i pattern che lo rendono perfetto per un approccio live.

È anche un ottimo modulo per lavorare in studio, sfruttando le interfacce classiche come midi e USB. Inoltre è dotato del trigger out per gestire dispositivi esterni completamente analogici e uscite separate che possono anche essere utilizzate per il trigger o per mandare il sound in altri processori o a modulari.

  • Roland TR-06

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Roland TR-06 Boutique Compact Drum Machine
  • TR-06 è una replica dettagliata della classica Roland TR-606, con nuove interessanti novità.

La tr-606 Roland rinasce in una versione completamente rivista e migliorata, che mantiene però il classico look che ha reso iconica questa drum machine, che è stata capace di segnare un’epoca e che torna più leggera e aggressiva di prima.

Le funzioni di modifica del suono sono state molto espanse, con l’introduzione di dettagli superiori per quanto riguarda panning, gain, decay e per il tuning, con i suoni pilotati con un sequencer più intelligente di quelli del passato, che oltre ai classici step aggiunge funzioni sub-step e probability, che aiutano notevolmente a gestire in maniera più fluida il beat dal vivo.

Overdrive, compressore e tutti gli effetti interni insieme al delay rendono questa drum machine completamente indipendente dal bisogno di avere disposizione altri dispositivi ingombranti, senza però far perdere la semplicità di esecuzione e con il supporto di ben 5 uscite trigger e un ingresso per poter mandare il modulo come master oppure slave per dispositivi e modulari, sia desktop che per quelli più grandi per i veri professionisti, che sono alla ricerca di un sound davvero personale.

  • KR-55 Korg – Drum Machine economico

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KR-55 Pro KORG RHYTHM MACHINE
  • 24 built-in Drum/Percussion stili che sono stati registrati Live utilizzando la tecnologia proprietaria Korg "real Groove."

Caratterizzato da un’interfaccia dove tutto è immediatamente sottomano e accessibile, questo modulo ritmico e drum machine professionale si presenta con 24 stili batteria e percussioni già integrati, che sono già stati registrati dal vivo con la tecnologia RealGroup proprietaria Korg, da sempre all’avanguardia nel settore dei campionatori.

Per ogni stile ritmico ci sono molti modelli a disposizione come basic, 2 variants e fill 1/2, oltre che quella end, per le chiusure standard. Gli ingressi disponibili sono molti, anche per poter attaccare direttamente altri strumenti, come chitarra, basso o microfono tramite il connettore XLR.

All’interno sono stati integrati diversi effetti già pronti come riverberi ed equalizzatori, fondamentali per creare un suono personale e reale, con la possibilità di registrare in multitraccia e gestire direttamente l’editing attraverso la pulsantiera.

È una drum machine perfetta per chi è alla ricerca di un supporto live per altri strumenti, con la capacità di adattare rapidamente i suoni per la techno e per l’electronic sound in generale, rendendola quindi assolutamente versatile in ogni contesto. Inoltre può essere espansa utilizzando una SD card.

  • Behringer RD6

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Behringer è famosa tra gli appassionati perché ha la capacità di proporre modelli con caratteristiche professionali a costi ridotti al minimo.

Si tratta di cloni realizzati con la massima cura a partire dal progetto originario, che conservano anche gran parte del design e questo modello è una replica eccellente della Roland RD 606, con un circuito analogico un sequencer a 16 step con indicatori led, per editare direttamente a mano i tempi.

I transistor accoppiati ad alta precisione conferiscono al sound le caratteristiche iconiche e analogiche dell’originale, con la possibilità di spingere al massimo la potenza del distorsione tramite un ottimo clone Rat, uno frai distorsori preferiti dai musicisti, per spingere le spigolosità del sound all’estremo senza renderlo mai fastidioso.

Con il sequencer in tempo reale si può passare attraverso 32 pattern per realizzare linee già pronte per un live, con canzoni fino a 8 minuti e mezzo, semplicemente ottenute concatenando tra di loro i pattern e una navigazione semplice attraverso le tracce.

Tutto il layout dell’interfaccia è completamente analogico, per permettere a qualsiasi musicista di sentire direttamente con le dita il cambiamento dell’espressione e di gestire in maniera fisica la drum machine. Connettori USB, trigger da 3.15 e Midi la rendono facile da integrare con synth analogici e modulari per ogni stile.

  • Ik Multimedia

Minimale e pulita, con un’interfaccia digitale intuitiva e facile da navigare anche con scarsa luce, questa drum machine permette di gestire il sound attraverso 6 sorgenti analogiche integrate e l’utilizzo di compressore e drive non emulati, per ottenere un vero sound che satura con l’intensità e la possibilità di gestire le tracce differenti tramite un sequencer da 64 step, con 8 parametri per singolo passo.

L’interfaccia è gestita con 12 Pad Mini con velocity doppia e controlli di suono dinamici per cambiare i suoni mentre si è in esecuzione, senza dover navigare attraverso i menù. Anche le interfacce esterne Midi e audio sono ridotte al minimo e vengono gestite tramite connettori jack seriali o attraverso l’USB.

  • Volca Beats – Prezzo ottimo

Volca Beats batteria elettronica/drum machine analogica
  • - tastiera: multi touch - tipo di sintesi: analogica e pcm - analogica: kick, snare, hi tom, lo tom, closed/open hi hat - pcm: clap, claves, agogo, crash - kick: click, pitch, decay, part level

Una drum machine con sequencer e tanti controlli analogici ridotta a dimensioni tascabili per poter fare jam session ovunque, senza bisogno di alimentazione esterna obbligatoria. La tastiera multi touch permette di gestire un motore di sintesi che integra pcm e analogico con diverse funzioni.

Il suo circuito generatore, replicato fedelmente da grandi originali storici offre potenza e dinamica, con un sound assolutamente classico.

Il sequencer permette di memorizzare 8 pattern e di gestire le uscite con la sincronia a 5 volt in uscita e 20 volt in ingresso per interfacciarlo con i synth analogici e modulari ed Eurorack.

Inoltre a disposizione c’è un grosso connettore standard Din per il Midi in, per gestire direttamente con un sequencer l’esterno i suoni a disposizione in questo comodo modulo drum machine.

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