Pini altissimi, come palazzi di 15 piani: un luogo maestoso e magico dove l’uomo non può fare altro che osservare ed inchinarsi dinnanzi a tanta bellezza.
Esiste un luogo magico dove perdersi diventa un piacere, un rifugio silenzioso in cui la natura regna sovrana e ogni cosa sembra sospesa nel tempo. Qui, tra alberi altissimi e sentieri nascosti, si ha la netta sensazione che il tempo abbia deciso di rallentare il suo corso.
L’uomo, camminando tra questi colossi silenziosi, riscopre la propria piccolezza e la meraviglia di fronte alla grandezza della natura. Ogni passo che si fa è un invito a guardare in alto, a respirare profondamente, a lasciarsi avvolgere da un’atmosfera antica, intatta, dove i veri protagonisti sono alberi secolari che da secoli resistono, osservano e custodiscono la memoria del bosco. Scopriamo dove si trova questo posto magnifico.
I Giganti di Fallistro sono molto più di un bosco antico: sono un ponte tra passato e presente, un luogo dove l’uomo ha saputo creare un angolo di natura resiliente. Che tu sia un appassionato di boschi secolari o semplicemente ami fare una passeggiata tra gli alberi, vale davvero la pena visitare la Riserva dei Giganti di Fallistro. Si tratta di un’esperienza unica che lascia il segno.
La Riserva dei Giganti di Fallistro, conosciuta anche come I Giganti della Sila, è un luogo unico nel suo genere: un bosco secolare nel cuore del Parco Nazionale della Sila – Cosenza – dove svettano pini larici alti fino a 45 metri e con tronchi larghi fino a 2 metri. I Baroni Mollo piantarono questi alberi tra il 1620 e il 1650 per proteggere il loro Casino Mollo. Ed hanno oggi circa 350 anni e rappresentano un patrimonio naturalistico e culturale di inestimabile valore, custodito con cura dal FAI – ossia Fondo Ambiente Italiano – dal 2016.
Il bosco è un mix tra natura e storia. In epoche passate, la resina dei pini veniva usata per fare pece e fiaccole, un processo molto noto nella Sila. Alcuni pini ancora mostrano tracce di incisioni per la raccolta della resina. Nonostante periodi di disboscamento, il bosco ha resistito, diventando davvero l’ultimo residuo dell’antica foresta silana. Il FAI ne cura la gestione, con visite libere e guidate e organizza eventi culturali e musicali all’aperto.
E se hai ancora dei dubbi se visitarlo o meno, ecco perché dovresti farlo. Si tratta di una meraviglia naturale – con la maestosità dei giganti che lascia senza parole. È anche un patrimonio culturale, tra storia baronale, usi antichi e antiche pratiche. È un’esperienza immersiva – ossia come educazione all’ambiente, per famiglie e scuole. Infine, è un grande supporto al turismo sostenibile della Calabria.
Grazie alla sua gestione attenta, quindi, la riserva conserva intatto il suo fascino, offrendo a tutti la possibilità di scoprire un angolo autentico e prezioso della Calabria.
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